“LA TRASFIGURAZIONE DI RAFFAELLO” DI G.P. ROSSI

Scheda tecnica
TitoloLa Trasfigurazione di Raffello
Autore: G. P. Rossi
Genere: Narrativa storica
Pagine: 164
Anno pubblicazione: 2021

Alzi la mano chi ama la storia. Alzi la mano chi ama l’arte. Se l’avete alzata ad entrambe le opzioni, allora questo breve romanzo potrebbe fare al caso vostro.

TRAMA

Ho letto La trasfigurazione di Raffaello grazie alla collaborazione con l’autore G.P. Rossi. Questo libro lo definirei storico con sfumature gialle perché la storia inizia con l’apertura della tomba di Raffaello da parte della Pontificia accademia romana di archeologia, nel 1833, e si sviluppa poi in un flashback che ci riporta al 1520, all’anno della morte del grande maestro, velata ancora oggi dal mistero, in cui ritroviamo altri grandi personaggi illustri come Tommaso Masini detto Zoroastro, il suo allievo preferito Giulio Romano, papa Leone X, uno dei maggiori committenti di Raffello Sanzio, e Agostino Chigi, banchiere e suo grande amico.

Se non conoscete le voci circolanti sulla sua morte, non voglio rovinarvi il gusto della lettura aggiungendo ulteriori dettagli sulla vicenda raccontata. Sappiate che, se vi piace il genere, non vi dispiacerà immergervi nei dialoghi di personaggi così illustri e lontani, capaci di mettervi soggezione persino al loro “cospetto letterario”.

RECENSIONE

Ho trovato lo stile di G. P. Rossi molto fluido e convincente. I dialoghi sono ben costruiti e le descrizioni dettagliate e precise, frutto sicuramente dello studio e della cultura dell’autore.

E’ un romanzo che tutto sommato non mi è dispiaciuto. Avrei preferito senz’altro che fosse stato più ricco di avvenimenti e di suspense, cosa che avrebbe fatto diventare La trasfigurazione di Raffello un vero e proprio thriller, da non perdere assolutamente. Ma anche così, mi è piaciuto entrare per un po’ nella bottega di Raffaello, conoscere Zoroastro e la storia di Bellezza Orsini, di cui ero all’oscuro. Ho apprezzato gli approfondimenti storici finali sulle vite di ogni singolo personaggio e, a fine lettura, mi ha spinta a svolgere ricerche su quanto si dice della morte dell’artista.

Ho scoperto che sono state ritrovate effettivamente tracce di veleno nel suo corpo e, nonostante Vasari abbia scritto nel suo Le vite de’ più eccellenti pittori, scultori e architetti che il decesso fosse legato al suo “amore per le donne”, la morte di Raffaello rimane e rimarrà forse uno dei più grandi misteri storici a cui non si potrà dare alcuna giusta spiegazione, ma solo ipotesi.

VOTO 4/5