“LE STATISTICHE DEL TRENINO” DI MARTINA RAVIOLI

Buongiorno cari lettori,

oggi vi vorrei parlare di un libro di un’autrice emergente che mi ha gentilmente inviato l’e-book della sua storia sul mio profilo Instagram. Si tratta di Martina Ravioli, autrice di Le statistiche del trenino.

Scheda tecnica
TitoloLe statistiche del trenino
Autore: Martina Ravioli
Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 160
Anno pubblicazione: 2020

TRAMA

Il romanzo parla di una ragazza di trent’anni, una giovane donna, Lucia, intrappolata in una routine quotidiana che non la soddisfa e che lentamente le ha spento l’anima e la gioia di vivere. Ogni mattina si reca in ufficio sul solito mezzo pubblico, dove annota mentalmente le persone che la circondano, in una sorta di statistica umana della gente che affolla il vagone in un determinato momento della giornata. Da qui Le statistiche del trenino. A lavoro è sempre carica di stress e a casa la aspetta il fidanzato di una vita con cui il rapporto è ormai appiattito. La sua anima scalpita e spera che la padrona torni a splendere prima o poi ed esca dalla spirale di depressione in cui non è molto cosciente di essere precipitata. Fino a quando un giorno, in un altipiano, vede un vecchio alpeggio abbandonato, proprietà per tre quarti del comune e per il resto di un certo Nando e segue finalmente l’istinto. Decide di acquistarlo e di ridargli nuova vita. Tra i lavori, la gente che incontrerà e Napoleone, il cane di grossa taglia che decide di adottare, la sua vita inizia a cambiare.

RECENSIONE LE STATISTICHE DEL TRENINO

La trama di questo romanzo mi ha subito colpita. Il mondo in cui viviamo è diventato molto frenetico e competitivo, portando stress a chi ha un lavoro e deve far di tutto per tenerselo e a chi non riesce a trovarlo e si stressa perché non vede prospettive future. Lucia è un personaggio che incarna alla perfezione molte delle vite attuali e in cui non sarebbe difficile identificarsi. Purtroppo però ho incontrato una leggera difficoltà nel riuscirci.

Sebbene la storia sia ricca di ottimi presupposti, ho trovato lo stile dell’autrice un po’ acerbo in quanto gli avvenimenti raccontati, sebbene avessero potenziale, sono stati quasi elencati durante tutta la storia. Mi è parso di leggere una lista degli eventi che hanno cambiato la vita di Lucia, un elenco di ciò che le succedeva, ma che mi ha tenuta lontana dal suo treno, sul quale non sono riuscita a salire perché non sono riuscita ad entrare in empatia col personaggio, nonostante lo capissi.

Trovo però che Martina Ravioli sia dotata di sensibilità e sono sicura che riuscirà a crescere dal punto di vista stilistico. Lo dico perché all’interno del libro ci sono alcuni articoli web che la protagonista legge di tanto in tanto, articoli pieni di senso dell’umorismo e che ho apprezzato tantissimo, perché mi hanno sempre strappato un sorriso. E questa statistica mi conferma l’esistenza di potenziale di questa giovane autrice.

VOTO 3/5

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