Quando mi è stato proposto di leggere Lo scrittore che si credeva un uomo la mia prima reazione è stata di titubanza, proprio per il periodo in cui è ambientata, ovvero marzo 2020, all’inizio del virus che ancora oggi continua a circolare tra noi, seppur in forma diversa, e da cui si spera presto di intravedere un’uscita definitiva. L’interesse però verso la scrittura di Fabio Trombetti e verso la trama hanno prevalso e posso ben dire di non essermi per nulla pentita della scelta.
Lo scrittore che si credeva un uomo inizia il 9 marzo. Lo scrittore protagonista si trova nella sua baita di montagna per lavorare al finale del suo nuovo romanzo e intanto ripensa alla donna che ha amato e tradito molti anni prima, senza riuscire ancora ad accettare di avere perso. Gli viene dunque in mente l’idea di far rivivere la sua storia d’amore e quella della sua amata durante l’inizio della pandemia in un ipotetico periodo di fine giugno e, in una villa a Bracciano, nascono i personaggi di Tiziano e Sybille. Lui un professore di scienze naturali di trentasette anni e lei una studentessa ventiquatrenne che lo conquista con tenacia e determinazione, ma che in fondo nasconde un lato vulnerabile e un carattere dolce. In questo romanzo però nulla è quel che sembra e il finale è inaspettato quanto interessante.
RECENSIONE
Ciò che ho apprezzato maggiormente in questo libro è lo stile di Fabio Trombetti. La penna dello scrittore è matura nel caratterizzare i personaggi, i loro sentimenti e anche i tormenti. Riesce a dar voce in maniera credibile sia a Tiziano che a Sybille e a creare empatia tra loro e il lettore. Mi è piaciuta la storia d’amore e il rapporto che si è instaurato tra i due protagonisti, ma anche come il tema della reclusione forzata e del virus vengano trattati con la giusta delicatezza, senza far prevalere il sentimento di terrore che in realtà hanno suscitato. Tutto è equilibrato e volto a sottolineare l’importanza dei rapporti umani e la forza della speranza e dell’amore, non solo quello tra partner, ma anche quello fraterno e genitoriale, trattando il difficile rapporto padre-figlio che ha segnato la vita del protagonista.
Un romanzo secondo me da leggere e uno scrittore che a mio parere meriterebbe più spazio e visibilità nel mondo editoriale. Da oggi, Fabio Trombetti, hai una nuova fan.
VOTO 5/5
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