“Un’estate con la strega dell’Ovest” di Kaho Nashiki

“Un’estate con la strega dell’Ovest” è un romanzo pubblicato da Kaho Nashiki nel 1994 e che in Giappone ebbe un enorme successo, tanto che ne venne tratto un film. Io l’ho scoperto solo ora, e se dovessi trovare una parola per descriverlo, questa sarebbe DOLCEZZA.
“Un’estate con la strega dell’Ovest” è un romanzo che sembra quasi un racconto per bambini, ma che in realtà racchiude in sé importanti insegnamenti per gli adulti.

Ma andiamo però con ordine.

Siamo in Giappone. Mai ha tredici anni e non vuole più andare a scuola. La madre allora decide di portarla qualche settimana dalla nonna che vive in campagna, a qualche ora di macchina da loro. La nonna è una donna inglese sposata con un giapponese che ha fatto suo un paese totalmente diverso dalle nostre realtà occidentali. La nonna un giorno le racconta di come in famiglia ci fossero state antenate con poteri extra-sensoriali. La bambina ne resta talmente affascinata che desidera svilupparli anche lei, così la nonna le propone un addestramento da strega e lei, entusiasta, accetta la sfida e si lascia guidare in questo intento per un’intera estate.

In realtà, ciò che la nonna descrive come “poteri magici da sviluppare”, non sono altro che saggi insegnamenti di una donna dolce e empatica che cerca di dare alla nipote gli strumenti per sopravvivere in un mondo difficile per chi, come Mai, è dotato di una grande sensibilità e di una malinconia innata.

RECENSIONE

È un libro che mi è sembrato quasi una fiaba venata di malinconia e dolcezza.
Infatti mi ha lasciato un profondo senso di tenerezza che mi è rimasto addosso anche molte ore dopo la chiusura dell’ultima pagina del libro.

Penso che ad ognuno “parlerà” in maniera diversa. Secondo me è quel tipo di libro che si potrebbe percepire in maniera differente in base alla personalità, ai trascorsi e alla predisposizione d’animo che si ha nel momento in cui lo si legge.

“Non devi sentirti in colpa solo perché hai scelto il posto il cui vivi meglio. Un cactus non ha bisogno di crescere nell’acqua, un fiore di loto non fiorisce fuori dall’acqua. Chi biasimerebbe un oro polare per aver scelto di vivere al Polo Nord anziché alle Hawaii?”

Il libro vuole far capire come ognuno di noi sia speciale a modo suo, che anche se si è diversi non vuol dire che non si vada bene, perché ognuno dà il meglio in condizioni differenti e va bene così com’è, bisogna solo imparare ad accettarsi.

Voto: 5/5

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