“IL CASOLARE AMARANTO” DI ANNALAURA LITTERO – RECENSIONE

Scheda tecnica
Titolo: Il Casolare Amaranto
Autore: Annalaura Littero
Genere: Romanzo rosa
Editore: Youcanprint
Pagine: 190

Buongiorno cari lettori,

oggi vi voglio parlare del romanzo Il Casolare Amaranto, scritto dalla bravissima autrice emergente Annalaura Littero.

Dico bravissima perché il romanzo mi è piaciuto, e non poco!

Il Casolare Amaranto è la storia di Luckas, un giornalista affermato votato alla carriera che un giorno incontra una splendida donna che gli fa letteralmente perdere la testa. I due vengono travolti dalla passione che si consuma alle spalle del marito di lei, potente uomo d’affari russo, fino a quando le loro vite vengono sconvolte da un evento inaspettato.

RECENSIONE

Fin qui tutto in linea con un perfetto romanzo rosa: l’amore travolgente, la passione irrefrenabile, ma in realtà non è tutto qui, perché catalogare questo libro solo come romanzo rosa lo trovo molto riduttivo.

Il Casolare Amaranto è ricco di suspense e di colpi di scena da romanzo d’azione che tengono il lettore incollato alla storia dalla prima all’ultima pagina. Mi sono ritrovata spesso a pensare “No, non è possibile, non me lo aspettavo!” e a non riuscire a lasciarlo, perché volevo assolutamente sapere cosa sarebbe successo dopo.

In questo l’autrice è stata capace di creare ottimi momenti di suspense in cui il lettore desidera sapere ardentemente quale sarà la svolta successiva, ma si ritrova prima a dover fare i conti con i pensieri e con le emozioni del protagonista, per cui deve attendere, perché tutto gli sarà spiegato a tempo debito, deve solo avere pazienza e godere della scrittura scorrevole e armoniosa dell’autrice.

Annalaura Littero ha infatti uno stile molto piacevole. È capace di sondare le emozioni dei suoi protagonisti in maniera delicata e mai banale, non c’è un solo momento in cui non mi sia immedesimata nei panni di Luckas o in cui io mi sia annoiata. La noia in questo romanzo non è un elemento contemplato, perché è accattivante e coinvolgente sin dalle prime pagine. Capita che a volte ci siano romanzi a cui servono un po’ di pagine per prendere il volo, ma non è questo il caso.

Il romanzo in questione si apre con una scena ben precisa e da quel momento in poi il lettore non farà altro che desiderare di andare avanti per capire il motivo di quel gesto iniziale e scoprire chi ne è il protagonista. I personaggi sono tutti ben caratterizzati e si entra subito in empatia con loro. Mi sono immedesimata nei sentimenti di Luckas, ho anche compreso e avuto compassione per i colpevoli e ho letteralmente adorato il vecchio Boris, uomo dal cuore grande, seppure imperfetto e capace di un amore incondizionato.

MINI-INTERVISTA ALL’AUTRICE

Ho voluto quindi integrare la mia recensione a domande che mi sono sorte durante la lettura de Il Casolare Amaranto e, avendo la possibilità e la fortuna di poter interagire con l’autrice, ho voluto dar loro forma e voce e Annalaura Littero è stata così gentile e disponibile da “saziare” la mia curiosità.

Vi lascio qui di seguito una mini intervista, priva di spoiler. In caso non abbiate letto ancora il romanzo, vi darà un primo assaggio dello stile e della sensibilità dell’autrice. In caso contrario, sarà fonte di ulteriore arricchimento e approfondimento.

Ciao Annalaura, innanzitutto complimenti e grazie per la tua disponibilità. Volevo chiederti, come ti è venuta l’ispirazione per scrivere questo romanzo?

Grazie, Maria. Il romanzo nasce dalla voglia di raccontare, sotto forma di storia, le sfaccettature di quei sentimenti con cui si è costretti a convivere prima o poi. L’amore, il dolore, il pentimento, la voglia di riscatto sono tutti sentimenti comuni che spesso ci rendono tra noi molto più simili di quel che pensiamo. Raccontare ciò che quotidianamente si vive, ognuno con le proprie esperienze, nel percorso umano di tutti i giorni.

Esiste un autore che ti ha fatto desiderare di iniziare a scrivere? Se sì, quale?

Non nasce da un autore la mia voglia di scrivere, ma semplicemente da un bisogno interiore di esternare i miei pensieri, le mie riflessioni, i miei modi di interpretare momenti e situazioni. Molti autori mi hanno fatto amare la lettura e avvicinare ad essa, ma scrivere è una cosa che nasce da dentro, un desiderio personale.

C’è un personaggio della storia a cui sei più affezionata?

Si, ho amato fortemente il ruolo di Boris. Quest’uomo così fragile, ma anche così forte. Una fragilità e una forza che solo gli anziani possiedono. Rocce del passato che piano piano si sgretolano dinanzi a una vecchiaia che non lascia scampo a nessuno. Capaci di donare tanto amore, ma anche così bisognosi di riceverne

Ringrazio ancora l’autrice e vi lascio col mio giudizio finale, che non può non essere che un cinque pieno!

Voto 5/5

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