“LA CANZONE DI ACHILLE” DI MADELINE MILLER – RECENSIONE

Scheda tecnica
TitoloLa canzone di Achille
Autore: Madeline Miller
Genere: Romanzo storico/epico
Editore: Feltrinelli/Marsilio editore
Pagine: 382
Anno pubblicazione: 2019

Possono 80 pagine salvare un libro che ne conta 380 in tutto? A me ora l’ardua sentenza!

Dico ardua perché questo è uno dei libri più chiacchierati e adorati del momento. Tra i bookstagrammer circola da mesi ed è grazie alla magnifica community con cui sono entrata in contatto tramite la mia pagina Instagram che ho conosciuto l’esistenza di questo libro, grazie al passaparola che lo ha fatto balzare nelle classifiche dei libri più letti dell’ultimo periodo insieme a Piranesi di Susanna Clarke (ho intenzione di recuperare anche questo 😉 )

TRAMA

La canzone di Achille vuole essere un’ode all’amore tra Patroclo e Achille. Il romanzo partendo da quando i due si conobbero durante l’infanzia e seguendo il racconto in prima persona dello stesso Patroclo, attraverso i cui occhi viene filtrata la figura del grande eroe omerico. Si sviluppa quindi attraverso tutta la loro adolescenza fino a culminare con la guerra di Troia e il tragico finale di cui tutti siamo a conoscenza e che vede Achille uccidere Ettore per vendicare la morte dell’amore della sua vita e perdere poi la sua stessa di vita, per mano di Paride.

RECENSIONE

Perché non ho trovato questo romanzo così spettacolare come avevo sentito dire?

Penso di essere partita con delle aspettative troppo alte, credevo di trovare una prosa unica, un dipinto creato per mezzo delle parole, uno stile capace di stupire. Devo dire però che non ho trovato nulla di tutto questo. Il libro è sicuramente scritto bene, la narrazione è convincente, ma nulla di sconvolgente, a mio avviso.

In secondo luogo, i primi due terzi del libro li ho trovati di una lentezza che ha messo a dura prova la mia pazienza. Superata la parte iniziale della conoscenza tra i due protagonisti bambini, il racconto di alcuni episodi di quotidianità, come durante il loro apprendistato presso Chirone, hanno spesso spinto le mie palpebre a chiudersi o fatto scemare la mia attenzione. Lo stile dell’autrice non poteva permettersi secondo me così tante divagazioni senza suscitare dopo un po’ una certa insofferenza. Certo, voleva sicuramente mettere in luce la gradualità della nascita del sentimento tra Achille e Patroclo, ma non sono state sicuramente queste divagazioni a farmela apprezzare. (Vogliamo parlare poi della descrizione di ogni singolo porto in cui la nave ha fatto scalo prima dell’approdo a Troia?)

Poi d’un tratto, la battaglia è entrata nel vivo. Con il succedersi degli eventi che tutti noi conosciamo, l’arrivo di Briseide, l’ira di Achille nei confronti di Agamennone, la morte di Patroclo e la successiva vendetta di Achille, non sono riuscita a chiudere il libro. Perché mi è piaciuta la prospettiva con cui l’autrice ha presentato il susseguirsi logico delle varie cause che hanno portato alla morte del semidio, già scritta nel suo destino prima ancora di partire per Troia.

Mi è piaciuta l’amicizia tra Patroclo e Briseide, mi ha riempito il cuore di tenerezza, e vedere descritto il passaggio tra l’Achille generoso e tollerante a quello orgoglioso e testardo, attraverso gli occhi di Patroclo, mi ha permesso di filtrare ogni gesto con gli occhi dell’amore e percepire il cuore spezzato di un uomo che non riconosce in certi gesti la persona che ama, ma che in ogni caso non smetterà mai di amare e appoggiare. Perché si tratta di un amore puro ed eterno il loro, un amore che salva quando tutto intorno si sgretola.

Un libro secondo me quindi nella media. Non mi ha lasciato la sensazione di dolce malinconia che mi avvolge dopo aver terminato un libro travolgente, ma devo dire che è molto curato, storicamente parlando e con un po’ di pazienza iniziale, si fa leggere. Un romanzo che può piacere o non piacere. Se l’autrice avesse mantenuto la stessa linea delle ultime pagine anche nel resto del libro, lo avrei promosso con il massimo dei voti. Così posso solo fare una media tra la prima parte (voto 2) e la seconda (voto 5) e promuoverla con una sufficienza.

VOTO 3/5

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