“LA FIGLIA SFUGGENTE” DI CHIARA PARELLA

“La figlia sfuggente” è un romanzo dell’autrice emergente Chiara Parella, edito da Letteratura Alternativa nella collana Storie di donne, gentilmente inviatomi dall’autrice, che ringrazio.

Diciamo che di solito non vengo attratta da un libro esclusivamente per la copertina (certo, quella fa molto come primo step per l’avvicinamento ad un romanzo), ma stavolta ne sono stata davvero affascinata. Quell’immagine rappresentante una ragazza così malinconica, sola e dolce allo stesso tempo mi ha rapita, così come ha fatto la sua storia.

Ma partiamo dalla trama 😉

La storia narra del difficile rapporto tra un padre e una figlia. Lui si separa dalla moglie quando la piccola Francesca ha solo tre anni e, in breve tempo, si rifà una vita con un’altra donna, già madre anche lei. Francesca entra subito in sintonia con la bambina della nuova compagna, ma le riesce difficile accettare il nuovo legame del padre e non per un capriccio da bambina gelosa, ma perché il padre è sempre distante, non fa nulla per avvicinarsi a lei anzi, la allontana e non si cura della figlia. Francesca si sente sempre messa in secondo piano, quasi fosse un qualcosa di fastidioso e problematico che gli pesa addosso, come una palla al piede. Cerca così, da allora e fino all’età adulta, di fare in modo di uscire da quell’invisibilità in cui si sente avvolta.

A fare da sfondo a tutta la vicenda ci sono le cartoline che lui le manda periodicamente dai posti in cui viaggia, per lavoro o per piacere; cartoline formali, piene di parole all’apparenza affettuose e talvolta velatamente scontrose, a cui Francesca si aggrappa con tutte le sue forze, nonostante veda che non c’è linearità tra il papà che scrive e quello che vede nella realtà.

RECENSIONE

Questo romanzo è davvero un colpo al cuore. Chiara è brava a descrivere le emozioni della protagonista dalle quali mi sono sentita attraversata anche io. Per fortuna non ho vissuto un’esperienza come quella di Francesca, ma sono subito entrata in empatia con lei: ho avvertito la sua sofferenza, mi sono innervosita per l’indifferenza di quell’uomo che è padre solo biologicamente, mi è venuto da prenderlo a schiaffi e scuoterlo da quel suo torpore egoista. Avrei voluto proteggere quella bambina e abbracciare la Francesca adolescente e poi donna, che ancora si trascinava il suo bagaglio di insicurezze immeritate. Mi ha fatto riflettere su quanti tipi diversi di genitori esistano e su quali strascichi poi si portino dietro i loro figli, ingiustamente vittime del menefreghismo degli adulti.

Mi piace tanto quando posso fare una recensione così positiva di un autore emergente e promuovere a pieni voti il lavoro di chi, per scrivere una storia del genere, ci avrà lasciato in quelle parole un pezzettino di cuore. E ne “La figlia sfuggente”, tutto questo si percepisce.

Voto: 5/5

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